Il 22 maggio 2014 ha avuto inizio quest’avventura….questa è stata la prima, primissima cosa, che è stata scritta su di me.
“Ho conosciuto Giulia Gensini in un pomeriggio d’ inizio primavera. Seduta in un piccolo “bistrot” vicino a Castel Sant’ Angelo, nella penombra, era come se il locale fosse una coniche intorno alle Sue spalle, ai Suoi capelli, alle Sue gambe accavallate. Parlava, faccia a faccia, con un carissimo amico comune che prontamente mi ha presentato, i Suoi occhi!Verdi come la salvia e grandi come le sue foglie migliori, erano circondati da un incarnato pallido, privo di trucchi che modificano la naturale bellezza. Poi le parole di presentazione, quelle che hanno dato significato al mio vissuto nell’ incontrarla: “Giulia Gensini”.
In quell’ attimo il mio pensiero ha messo in forma quanto nella visione di quella persona avevo già, in qualche modo, riconosciuto: ero davanti ad una donna con due “Punti G”. Nella contemplazione dei suoi “Collage d’ Autore”, i due “Punti G” di Giulia Gensini hanno preso forme, colori, parole, collante e…Senso per me: ero dentro alle musiche dei Pink Floyd, in “The great GjG. in the sky”!
Con due punti di piacere, nelle pelvi e nella testa Giulia Gensini comprende e riesce a farci immaginare la “ViviSezione” pubblicitaria alla quale l’ essere umano femminile è sottoposto quotidianamente! Con una buona dose d’ ironia ed assenza di pudore, ci mostra quali “collanti” vengano consigliati per tenere insieme e a far cicatrizzare i tagli tra le parti e delle parti di quelle donne che sopravvivono alla mortificazione del Senso del piacere e del Senso del godere di una femminile esistenza.
Figlia della pubblicità, Giulia Gensini usa attivamente le radici positive di mamma Pop Art e Papà Futurismo, raccontandoci il Suo vissuto emotivo e cognitivo con Suo armonioso stile artistico che aggiunge grande valore alla Sua riceda esistenziale, rendendola Unica. Il Male, la Rabbia e la ricerca d’ identità come forma di Cura. Il riconoscimento di ogni Messaggio Doppio ricevuto e di tutti i vissuti di Tradimento e di Incertezza nel quale ci si trova intrappolati, dentro un quotidiano (in)certo dal quale non vogliamo svegliarci.
Gli Elementi Naturali che come strumenti terapeutici ci riconducono al Bisogno di Sorridere. L’ Amore che porta con sé la voglia di vivere; e la paura d’ Amare che spinge ad una insana anarchia psico-affettiva, rendendoci evitanti di fronte ad ogni coinvolgimento del cuore. Infine, la risoluzione del Grande Dilemma che richiede a GjG elevamenti al quadrato e a C quelli al cubo. ElevaMenti comunque insufficienti perché serve anche il + UNO! Questa è la formula che Giulia Gensini ci suggerisce attraverso le Sue tavole: formula indispensabile per diventare donne che perdono la “Verginità” terrena e ritrovano quella ancestrale! Con le immagini e le parole tagliate e ritagliate dalla ricerca esistenziale, con il colore di stampa e pennello, con i titoli dati alle Sue opere, Collamente di cui ha bisogno, Giulia Gensini ci conduce per mano all’ interno del suo percorso creativo ed artistico, terapeutico per lei e per noi che, mentre contempliamo i Suoi lavori, lo camminiamo con lei…Chè per essere donna e sapere di piacere e del piacere, abbiamo bisogno di riconoscere i nostri personali e plurimi “PuntiG”…come Giulia Gensini ha saputo fare.”
Tiziana Bocci
Questo è quanto……tutte le immagini della mostra “Collamente” sono sulla mia pagina facebook!!!
http://www.alludoroomgallery.com/artists/giulia-gensini/
PIECES
Giulia Gensini’s work is half poster, half diary, and in my opinion her appeal lies within this combination of her graphic designer self and her personal self. She is trained professionally in advertising, she knows the rules of effective design for communication but her artwork suggests something entirely different: a poetic quality in the style of Anna Sexton. Although she uses the technique of a collage and thus the first notable reference is to a traditional art form, standing in front of her work leads me to think about poetry. And it’s not just in the way that these works appear to be in some way an expressive confession. The chance to read also into the few empty spaces between the images and clippings imitates the rhythm of some poetry with its broken pauses and outburst of storytelling. Certainly there is also the body, female, and it is really a body whose elements have been taken from commercialization without however aiming at making a direct, proclaimed statement but rather at the sense of confusion the recomposed images cause the observer to feel. Gensini’s work recalls the personal diary of a young girl, and it brings to mind the clutter at the bottom of her purse. It is clever art, contemporary, that comes from life, not without emotion. Paper with blood and bones
Letizia Muratori
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