Parole di Giulia, parole per Giulia
Parola è espressione orale o scritta, rappresentazione sonora o visiva di un concetto, suono o immagine.
Frase è espressione che può dotarsi di significato o trasformarsi in Babele; rebus, labirinto, trappola. Poesia o romanzo, melodia o caos.
La parola è alla base di tutto ciò e di altro ancora; parole d’ onore e parole al vento, parola di dio e parola dell’ uomo, di poche o di tante parole: nei collage di Giulia Gensini la parola è un contrappunto visivo e linguistico che si fa immagine e senso.
All’ interno del cartone o della tela si esercita un mondo di verità, inganni e conflitti, espresso in bianco e nero o a colori, per sintonie e contrasti. Il riferimento storico alla Poesia Visiva, ad una forma di contaminazione tra mezzi espressivi propri della scrittura e della visualità, della comunicazione pubblicitaria, della cartellonistica, del cinema e della musica, è congeniale alla formazione della giovane artista romana.
Marinetti e Majakovskij, Apollinaire, Futurismo e Dadaismo, Fluxus, Gruppo 63 e Gruppo 70, Miccini, Pignotti, Paroliere e Cruciverba, Mina e Luigi Nono. Tutti e tutto può riapparire e trasfigurarsi nel lavoro di Giulia, che prosegue per continuità ideologica e stilistica, per vitalità di segno: espressione concreta di presenza, volontà di esserci, necessità di dire.
Napoli 12 ottobre 2014
Marcello Palminteri